Criminalità in Italia (fonte: ISTAT)
Nel 1997-1998 l’Indagine sulla Sicurezza dei
Cittadini ha rilevato per la prima volta su un campione di 50.000 famiglie il
sommerso della criminalità. Nel volume "La Sicurezza de cittadini" sono
riportati i risultati della ricerca ed è possibile analizzare le caratteristiche
delle vittime dei fatti delittuosi, le dinamiche con cui si verificano i reati e
le loro conseguenze sulle vittime stesse. Sono stati rilevati i seguenti fatti
delittuosi: scippo, borseggio, furto di oggetti personali, rapina, aggressione,
furto di oggetti esterni all'abitazione, furto in abitazione, ingresso abusivo,
furto di veicoli, furto di parti dei veicoli e di oggetti al loro interno, atti
di vandalismo, molestie e violenze sessuali.
Principali
risultati:
Le vittime di scippi, borseggi, furti di oggetti personali e
rapine
Sono state 2 milioni e 727 mila le vittime di scippi,
borseggi, furti di oggetti personali, rapine e aggressioni, pari al 5,5% della
popolazione di 14 anni e più nell'arco di un anno (tra il 1997 e il 1998). La
probabilità di essere vittimizzati da questi reati è maggiore nei centri delle
aree metropolitane (9,2%) e nelle loro periferie (6,6%), in Campania (8,0%),
Lazio (6,9%), Liguria ed Emilia Romagna (6,5%).
Le vittime di furti relativi all’abitazione e ai veicoli
-
Sono state 4 milioni e 775 mila (il 22,5%) le famiglie
vittime di furti in abitazione e di oggetti esterni all'abitazione, di veicoli,
di parti di veicoli, di oggetti nei veicoli e di atti di vandalismo. I furti in
abitazione sono più diffusi nell’Italia nord occidentale, nei comuni periferici
alle aree metropolitane e nei comuni con più di 50.000 abitanti; mentre i furti
di veicoli sono più frequenti in quella meridionale e nei centri delle aree
metropolitane.
Il sommerso della criminalità
- Solo il 35,7% dei reati rilevati sono stati denunciati alle forze
dell’ordine (Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza). Sebbene la percentuale
di denuncia vari moltissimo per tipo di reato, dal 90% del furto di automobili
all’1,2% del tentato stupro, la gran parte dei reati rilevati nell’Indagine
resta completamente oscuro.
- I reati più denunciati sono quelli che riguardano i furti di veicoli (dal
90,4% del furto di automobili al 77,2% di quello di moto), seguono i furti in
abitazione principale (69,4%) e secondaria (60,8%) e i reati consumati contro
l'individuo, scippo (56,5%), rapina (54,4%) e borseggio (51,7%).
La dinamica dei reati e la loro probabilità di
successo
- La scelta da parte dell’autore del fatto
delittuoso della modalità con cui agire per compiere un reato è fondamentale per
determinare la sua riuscita: la rapidità e la destrezza sono le garanzie di
successo per uno scippo o un borseggio, nel 76% degli scippi consumati i beni
rubati sono stati portati via con estrema rapidità, nel 60,6% dei casi di
borseggio consumati la vittima non si è neanche accorta del reato. Mentre per le
rapine è l’azione della forza a determinarne il suo "buon fine".
- Se si considera la distinzione tra reato consumato e reato tentato emerge
che per il furto di oggetti personali la probabilità di riuscita è pari
all’88,6%, per il borseggio è il 75,9%, per lo scippo è il 67%, ed infine per la
rapina il 46,1%. La probabilità di riuscita di un reato è maggiore quando è
minore la sua gravità.
- Sul totale dei reati tentati e consumati ai danni delle auto non sono
riusciti il 56,4%, su quelli ai danni dei furgoni il 51,4%, per i motorini i
tentati furti raggiungono il 37,6%, per i furti in abitazione principale il
30,5%, per le moto il 29,6%, per l’abitazione secondaria il 21,6% e l’11,7% per
le biciclette.
- L’assenza di testimoni o della vittima stessa al reato aumenta la sua
percentuale di successo. Ciò è palese nei furti senza contatto in cui per
antonomasia la vittima è assente (l’88,6% sono consumati), ma anche nei furti
che riguardano l’abitazione. Non vi è nessuno in casa nel 70,4% dei furti in
appartamento contro il 52,9% di quelli tentati. Molti reati inoltre sono
agevolati dalla distrazione della vittima. Ad esempio nel 32,3% dei furti in
abitazione principale il ladro è entrato nell’appartamento approfittando di una
finestra o di una porta aperta.
- L’associazionismo degli autori dei fatti delittuosi ne può determinare il
successo, infatti il 67,3% delle rapine consumate è stato commesso da più
persone. Altri elementi che garantiscono la "buona riuscita" del reato sono la
maggiore età degli autori del fatto delittuoso, l’utilizzo di una moto o di un
motorino e, nel caso di rapine, la presenza di un’arma.
I luoghi
- La strada e i luoghi aperti sono quelli che
espongono di più al rischio di uno scippo o di una rapina, mentre per i borseggi
sono i mezzi pubblici di trasporto e i mercati. Il 70,1% degli scippi e il 54,4%
delle rapine, infatti, avvengono in strada o in un parco, mentre il 37,9% e il
23,2% dei borseggi su un mezzo pubblico o al mercato. I furti senza contatto
avvengono di più nei luoghi di lavoro e a scuola (40,4%). Le aggressioni oltre
ad avvenire di più in strada (39,5%) sono frequenti, soprattutto quelle a danno
delle donne, anche nelle propria abitazione o in casa di amici o parenti
(18,3%). Nei luoghi del tempo libero la percentuale tocca il17,3%.
- La maggior parte dei furti di automobili e camion avviene vicino casa,
principalmente in strade o parcheggi non custoditi (49,8%), anche se è
abbastanza consistente la proporzione di quelli che avvengono in garage o in
zone protette adiacenti alla casa (16,9%).
L’ora del reato
Tra i reati contro l’individuo le aggressioni
e le rapine si verificano di più la notte, rispettivamente il 52,2% e il 44,3%
del totale. Contrariamente a scippi, borseggi e furti di oggetti personali che
vengono compiuti di giorno (il 52,1% dei borseggi e il 43,9% degli scippi e dei
furti di oggetti personali avvengono dalle 9 alle 15). I furti consumati in
abitazione principale e di moto o motorino si verificano di più di giorno (il
49,4% dei primi e il 48% dei secondi avviene dalle 9 alle 18) mentre quelli in
abitazione secondaria (43%), i furti di oggetti esterni all'abitazione (47,5%) e
i furti di automobile (circa il 62%) accadono di più di notte. Le donne sono più
vittimizzate di giorno e gli uomini di notte.
Le perdite economiche
- La perdite economiche causate dai reati variano moltissimo. Sono maggiori
per il furto di automobile (il valore medio del furto è pari a lire 10.550.000),
il furto in abitazione principale (5.316.000) e secondaria (4.093.000) e la
rapina (3.862.000). I reati meno redditizi, invece, sono il borseggio (293.000)
e il furto di parti di veicoli (224.000 per le parti di automibili e 96.000 per
quelle di moto e motorini).
Le conseguenze
- Nella maggior parte dei casi le vittime non subiscono alcun danno fisico,
sebbene la conseguenza sullo stato di salute vari a seconda del tipo di reato e
aumenti per i reati violenti, quali rapine (dove nel 17,8% dei casi sono
presenti danni alla persona) e aggressioni (19,0%).
La refurtiva
- Nella maggior parte dei reati la refurtiva non viene ritrovata, fatta
eccezione per il furto dell’automobile e il ritrovamento dei documenti per ciò
che riguarda gli scippi o i borseggi.
Gli autori dei fatti delittuosi
- La maggior parte dei reati è opera di una sola persona ad eccezione delle
rapine (il 54,0% delle aggressioni, il 44,3% degli scippi, il 38,6% delle rapine
è commesso da una sola persona). Nel 19,7% dei casi di scippo consumato, le
vittime non sono state in grado di fornire notizie sugli autori del reato.
- Gli autori sono quasi sempre di sesso maschile. Gli autori della maggior
parte delle rapine e delle aggressioni hanno un’età compresa tra i 21 e i 40
anni, mentre sono più giovani gli autori degli scippi.
- Gli autori di rapine e scippi sono prevalentemente sconosciuti dalle
vittime, mentre per le aggressioni aumenta la percentuale di autori conosciuti
(33,0%); relativamente alle molestie e violenze sessuali gli autori delle prime
sono prevalentemente degli estranei, mentre per le seconde principalmente delle
persone conosciute.
I gruppi più a rischio
- Il rischio non è uguale per tutti. Contrariamente a quanto si pensa il
numero dei reati è decisamente maggiore per i giovani, basti pensare che vi sono
14,9 reati per 100 persone di 14-24 anni contro i 3,3 reati per 100 persone con
65 anni e più. Inoltre hanno subito più reati i celibi e i separati/divorziati,
chi ha un titolo di studio medio-alto, gli studenti, chi è in cerca di
occupazione, i dirigenti, gli imprenditori o i liberi professionisti, chi vive
in famiglie numerose e i single. Il senso di insicurezza è, invece, più diffuso
tra le donne e gli anziani.
- Se si escludono i reati sessuali, non si trovano molte differenze nel numero
dei reati subiti dalle donne e dagli uomini (7,3 reati per 100 femmine e 6,9 per
100 maschi). Ma la differenza emerge invece dall’analisi del tipo dei reati
subiti: gli uomini sono più soggetti a subire reati violenti (rapine o
aggressioni), le donne quelli contro la proprietà (scippi e borseggi).
- Chi ha uno stile di vita maggiormente proiettato all’esterno è anche più
vittimizzato. In particolare, chi esce di più di giorno è esposto maggiormente
al rischio di subire uno scippo, un borseggio o un furto di oggetti personali .
Mentre le vittime dei reati violenti escono di più la sera.
- Le famiglie che hanno subito più reati (riguardanti l’abitazione e i
veicoli) sono quelle in cui il capofamiglia è un dirigente, imprenditore, libero
professionista (per queste famiglie il numero dei reati è pari a 75,5 reati per
100 famiglie contro una media di 43,2 reati per 100 famiglie) e ha un titolo di
studio elevato. Il livello di vittimizzazione è alto anche per quelle famiglie
in cui il capofamiglia non lavora, come per i paesi anglosassoni.
La multivittimizzazione
- E’ elevata la quota dei cittadini che subiscono più fatti delittuosi. . Il
43,3% delle vittime dei fatti delittuosi ne ha subiti 2 o più nel corso
dell'anno (22,5% due, 20,8% tre o più).
Le zone più degradate
- Il 22,6% della popolazione dichiara di vivere in una zona molto o abbastanza
a rischio di criminalità. Il 18,7% vede spesso nel proprio quartiere persone che
si drogano, il 9,8% persone che spacciano droga, il 13,3% prostitute in cerca di
clienti, il 34,1% atti di vandalismo contro i beni pubblici. Questi indicatori
di inciviltà sono maggiormente diffusi nei centri delle aree metropolitane e in
particolare nel Nord-ovest è più alta la percentuale di coloro che vedono
prostitute, mentre al Sud è più alta quella di coloro che vedono persone che si
drogano.
- L’indice di vittimizzazione cresce fortemente nelle zone percepite dai
cittadini ad alto rischio di criminalità (passando dal 27,7% -media nazionale-
al 42,4%) e nelle zone più degradate dove è più frequente vedere persone che
spacciano droga e che si drogano, prostitute in cerca di clienti e atti di
vandalismo contro il bene pubblico.
I sistemi di difesa
- I più diffusi sono i comportamenti di difesa tradizionali come "chiedere ad
un vicino di controllare la casa" (lo fa il 43,0% delle famiglie) o "lasciare le
luci accese quando si esce" (20,5%), ma anche i sistemi di sicurezza meccanici
ed elettronici come la porta blindata (35,0%), il bloccaggio alle finestre
(21,0%), le inferriate a porte o finestre (19,0%), l’allarme (12,7%) o la
cassaforte (10,0%). Il 15,9% delle famiglie ha un’assicurazione contro il furto,
il 13,6% possiede cani da guardia e l'11,7% armi non escluse quelle da
caccia.